Nella serata di domenica a Caorle, nella provincia di Venezia, un ragazzo di 29 anni è stato trovato agonizzante in auto dal padre: inutile la corsa in ospedale.
Un ragazzo di soli 29 anni è morto improvvisamente domenica sera a Caorle, centro della provincia di Venezia. Il giovane era tornato a casa in auto insieme al padre. Giunti presso l’abitazione, il genitore era entrato nell’appartamento, ma non vedendo rientrare il figlio, è tornato a controllare trovando il 29enne agonizzante nella vettura.
Immediata la chiamata al numero unico per le emergenze. Sul posto sono intervenuti i soccorsi che hanno provato a rianimare il giovane trasportandolo d’urgenza in ospedale, dove, purtroppo, è morto poco dopo. A stroncare il 29enne sarebbe stato un improvviso arresto cardiaco. Aperta un’indagine dalla Procura.
Caorle, ragazzo di 29 anni trovato agonizzante in auto: inutile la corsa in ospedale
Si chiamava Nicolas Ridolfo, il 29enne, originario di San Stino di Livenza, morto improvvisamente nella serata di domenica 14 aprile a Caorle, in provincia di Venezia, dove si era trasferito con la famiglia da qualche tempo.
Il ragazzo, secondo quanto ricostruito, come riportano i colleghi de Il Messaggero, stava rientrando a casa in auto, insieme al padre, dopo essere stati a San Donà di Piave. Una volta arrivati davanti all’abitazione, il genitore è sceso lasciando il figlio a bordo della vettura. Trascorsi alcuni minuti, non vedendolo rientrare, l’uomo è tornato in auto per controllare trovando il 29enne agonizzante. Subito è stato lanciato l’allarme.
Sul posto, in via Giovanni da Pordenone, è arrivato un equipaggio del Suem 118 che, dopo le prime manovre di rianimazione, ha trasportato Nicolas presso l’ospedale San Tommaso dei Battuti di Portogruaro, dove è giunto in condizioni critiche. I medici hanno provato a salvarlo in tutti i modi, ma nulla è stato possibile per salvargli la vita: poco dopo il cuore del 29enne ha smesso di battere per sempre.
Aperta un’indagine
Secondo i primi riscontri, il giovane sarebbe stato colto da un arresto cardiaco. A stabilirlo saranno i successivi esami sulla salma che potrebbero essere disposti nelle prossime ore dall’autorità giudiziaria. Sul caso la Procura della Repubblica di Pordenone ha aperto un’indagine ed i carabinieri hanno sentito il padre del ragazzo.
