Shein e Temu, migliaia di persone hanno smesso di ordinare: se scopri la verità, dirai basta

Shein e Temu: perché tanti utenti hanno deciso di non fare più acquisti tramite le loro app. Motivazioni che riguardano tutti. Cosa sapere

Shein e Temu perchè non comprare
I loghi degli e-commerce Shein e Temu (Yahoomagazine.com)

Shein e Temu sono certamente gli e-commerce che negli ultimi anni si sono imposti in modo esorbitante sul mercato mondiale per via dei prezzi super competitivi nel mondo della moda, ma non solo, con proposte davvero allettanti, sia dal punto di vista delle idee che del risparmio. C’è da dire però che in seguito al loro exploit, diversi sono stati gli utenti che hanno deciso di dire basta a questo tipo di shopping online. Il motivo? Più di uno e non da sottovalutare. Occorre riflettere, vediamo perchè.

Shein e Temu: di cosa vengono accusati

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Acquisti online tramite app (Yahoomagazine.com)

Shein e Temu sono stati accusati su più fronti per una serie di pratiche scorrette. Dietro la loro politica dei prezzi vantaggiosi, si nascondono, infatti, diverse insidie. La prima è quella della sicurezza e della privacy dei dati personali. I dubbi che sono stati sollevati più volte riguardano, infatti, la gestione delle informazioni sensibili lasciate dagli utenti che potrebbero essere messe in pericolo da politiche poco chiare. Quando si fa shopping online, la prima cosa a cui guardare è la sicurezza per evitare truffe e la perdita dei dati sensibili.

Si è parlato, infatti, di mancanza di trasparenza sull’uso che viene fatto dei dati e questo ha fatto calare la fiducia verso le app utilizzate per gli acquisti online. Ma non è tutto. C’è anche un altro aspetto che è stato sollevato ormai da diverso tempo, che è quello del fast fashion. È da qui che si apre e si solleva una questione ben più profonda e da non sottovalutare che coinvolge tutti noi e che ha spinto tantissimi utenti ad abbandonare gli acquisti su Shein e Temu.

Cosa si cela dietro il fast fashion

Il fast fashion chiama in causa tematiche molto sentite dalla popolazione. È vero che si può acquistare a piccoli prezzi e con diversi vantaggi, ma l’abbigliamento di massa quanto costa per l’ambiente? Tanto, troppo. Per mandare avanti questo tipo di produzione, infatti, si consuma petrolio in modo spropositato, sia per i trasporti ma anche per la produzione di fibre sintetiche che vengono realizzate soprattutto in Cina.

In primis il poliestere che deriva direttamente dal petrolio, utilizzato nella maggior parte dei capi proposti da Shein e Temu, rappresenta una fonte significativa di inquinamento ambientale. Rilascia, infatti, microplastiche nell’ambiente. A questo c’è da aggiungere l’aumento delle emissioni di anidride carbonica che, invece, per frenare il surriscaldamento globale, dovrebbero essere azzerate.

Infine, ma non per importante, il fast fashion contribuisce all’aumento eccessivo dei rifiuti. La scarsa qualità dei materiali innesca un processo per il quale i capi vengono indossati poche volte e poi gettati diventando così rifiuti andando ad influire in modo considerevole sulle percentuali che ogni anno vengono prodotte soprattutto dai Paesi occidentali. Tutto questo basta anche a voi per farvi desistere dagli ordini su Shein e Temu? Ne va della salute del nostro pianeta.

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