Chi sono i terroristi dell’Isis-K che affermano di avere compiuto l’attentato a Mosca

L’attentato a Mosca del 22 marzo ad un teatro della città, e che è costato la vita a tantissime persone, ha visto l’Isis-K proclamarsi come autore del tutto. Di chi si tratta.

Chi sono i terroristi dell'Isis-K che si sono assunti la paternità dell'attentato a Mosca
Isis-K (Yahoomagazine.it)

Sono gli appartenenti dell’Isis-K ad avere rivendicato l’azione tremenda che ha causato l’attentato a Mosca all’interno del teatro Crocus City Hall, nella periferia della capitale russa. Si tratta dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante, che ha diffuso un messaggio su Telegram nel quale si è assunto la paternità dell’azione.

Il grippo in questione è chiamato anche Wilayat Khorasan e avrebbe base nel tormentato Afghanistan, che durante il lungo periodo compreso tra la fine del 1979 e l’inizio del 1989 fu teatro di guerra con l’allora Unione Sovietica. Quel conflitto è noto proprio come guerra sovietico-afghana.

La formazione dell’Isis-K è datata al 2014 ed i suoi obiettivi sono in forte contrasto con quelli del Cremlino. Scopo dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante è quello di costituire la Terra del Sole, riunendo sotto il suo controllo buona parte di Afghanistan, Pakistan ed Iran, con mire espansionistiche anche in diverse ex repubbliche della disciolta Unione Sovietica.

Nello specifico sono di interesse di questo gruppo terroristico di matrice islamica anche i vari Uzbekistan, Turkmenistan e Tagikistan. Le forze di intelligenze occidentali sono al corrente di chi ci sia attualmente al vertice dell’Isis-K. Si tratta dell’emiro Sanaullah Ghafari, conosciuto anche come Shahab al-Muhajir.

Attentato a Mosca, l’Isis-K ha come nemici altri gruppi terroristici

Chi sono i terroristi dell'Isis-K che si sono assunti la paternità dell'attentato a Mosca
Militanti dell’Isis-K (Yahoomagazine.it)

Questo individuo capeggia l’Isis-K sin dal mese di giugno del 2020. C’è però una particolarità che contraddistingue questo specifico gruppo terroristico. E cioè il fatto che lo stesso sia coinvolto in una accesa rivalità con altre organizzazioni fondamentaliste islamiche.

Ad esempio nemici dell’Isis-K sono i talebani dell’Afghanistan, che dal 2021 sono di nuovo tornati al potere nel Paese precedentemente occupato dalle forze armate statunitensi, instaurando ancora il loro regime. Recenti informazioni raccolte dall’intelligence di Washington sono servite per mettere in guardia Israele e gli ebrei.

Sarebbe stata infatti intenzione dell’Isis-K attuare degli altri attentati, anche con l’uso di pratiche suicide, come ritorsione per lo scontro violentissimo che sta avvenendo a Gaza. Israele non vuole sentire ragioni e non intende negoziare con i palestinesi, che d’altro canto non hanno mai fatto niente per evitare una escalation del conflitto.

Tant’è vero che proprio per mano palestinese è esplosa la bomba, con gli attentati del 7 ottobre 2023 che portarono la firma di Hamas e di altri gruppi terroristici affini. Si apprende da organi di stampa che i servizi segreti russi sarebbero riusciti a sgominare un gruppo di militanti dell’Isis che avrebbero progettato un attentato da attuare a Mosca all’interno di una delle sinagoghe della capitale russa.

L’attentato a Mosca del 22 marzo 2024 ha causato 143 morti e 145 feriti accertati. Ma si pensa anche che possa trattarsi di un piano congegnato da Putin per perseguire i suoi scopi politici e per ottenere consenso dopo le recenti, contestatissime elezioni che lo vedranno al potere ulteriormente dopo vent’anni.

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